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1. | € 16,00 | EAN-13: 9788849840926 Luca Riccardi | L'ultima politica estera. L'Italia e il Medio Oriente alla fine della Prima Repubblica
Edizione: | Rubbettino, 2014 | Collana: | Studi Internazionali | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 16,00 | Descrizione | Gli ultimi due governi presieduti da Giulio Andreotti (23 Luglio 1989 - 27 Luglio 1992) furono caratterizzati da crescenti difficoltà politiche di ordine interno. In quel periodo l'orizzonte internazionale subì mutamenti addirittura epocali. L'autorevolezza della posizione internazionale dell'Italia fu messa duramente alla prova dal nuovo scenario che stava prendendo forma. In questo contesto le questioni riguardanti il Medio Oriente ebbero un ruolo tutt'altro che trascurabile. Anch'esse, infatti, riservarono difficoltà straordinarie. La stagnazione del processo di pace arabo-israeliano, la crisi del Kuwait, il tentativo di raggiungere un assetto definitivo della regione con la Conferenza di madrid segnarono la progressiva perdita di influenza dell'Italia in un'area che era stata tra le principali direttrici della sua azione internazionale. La tradizionale ambizione italiana a "esserci" si trasformò in emarginazione dal contesto mediorientale. Anche questo fu uno dei segni della crisi che attraversò la società e la politica italiane all'inizio degli anni Novanta. | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 19,00 | EAN-13: 9788849840384 Paolo Soave | La democrazia allo specchio. L'Italia e il regime militare ellenico (1967 - 1974)
Edizione: | Rubbettino, 2014 | Collana: | Studi internazionali | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 19,00 | Descrizione | Fra il 1967 e il 1974 l’Italia fu il paese occidentale più esposto agli effetti della forzata convivenza con il regime militare insediatosi in Grecia al termine di una lunga crisi politica, isolato sul fronte comunitario ma tollerato nella Nato per la sua valenza strategica. Tensioni sociali, limiti politici del centro-sinistra e mobilitazione di migliaia di studenti ellenici favorirono uno scontro ideologico che segnò quel frangente. In breve si amplificò la divaricazione fra mondo della cultura e movimenti giovanili, schierati a difesa della presunta integrità della libertà e della democrazia, e la cauta azione della politica estera italiana, legata piuttosto all’indivisibilità della sicurezza che rendeva impraticabile, oltre che sconsigliabile, una più drastica rottura con Atene. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 16,00 | EAN-13: 9788849840186 Luca Micheletta Diplomazia e democrazia. Il contributo dell'Italia alla transizione dell'Albania verso la libertà
Edizione: | Rubbettino, 2013 | Collana: | Studi Internazionali | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 16,00 | Descrizione | La fine della Guerra fredda e del comunismo in Europa ha avviato un'impressionante e talvolta drammatica stagione di revisionismo politico-territoriale nel vecchio continente, che si è accompagnata alla conquista della libertà e della democrazia per milioni di esseri umani. Con la caduta del regime comunista, anche paesi vicini all'Italia, come l'Albania e la Jugoslavia, hanno intrapreso il cammino verso la democrazia, un percorso che è stato più accidentato rispetto a quello di molti altri paesi dell'ex blocco socialista. La Jugoslavia si è dissolta a seguito di una cruenta guerra. L'Albania, invece, ha vissuto una fase storica meno dolorosa, ma molto problematica, nella quale l'Italia ha giocato un ruolo importante per il consolidamento delle istituzioni liberali e democratiche. Questo studio ricostruisce le relazioni tra Italia e Albania a cavallo dello spartiacque della storia europea rappresentato dal crollo del muro di Berlino, lungo il ventennio che va dalla fine degli anni Settanta alla fine degli anni Novanta del Novecento, analizzando gli atteggiamenti dei governi, dell'opinione pubblica e delle forze politiche italiane verso gli esodi, le violente lotte intestine, gli scandali e le polemiche che hanno caratterizzato la sofferta transizione dell'Albania verso la libertà e la democrazia. | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 15,00 | EAN-13: 9788849831351 L'Europa del disincanto
Edizione: | Rubbettino, 2011 | Collana: | Studi Internazionali | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 15,00 | Descrizione | L’originalità dei contributi presenti in questo volume sta nel cercare, attraverso l’esame di alcuni casi specifici, le motivazioni profonde e le origini di quel processo di progressiva decostruzione ideale e sociale che portò alla fine del blocco sovietico e della Jugoslavia. Nello stesso tempo vengono in considerazione gli enormi problemi (tensioni nazionaliste e disgregazione stessa degli Stati, abbattimento del welfare), che si sono successivamente aperti, tali da suscitare per certi versi un “crudele rimpianto” del passato, non solo ad Est. Il fallimento del sistema neoliberista ha messo a nudo tutte le contraddizioni che nel corso di questi anni si sono accumulate nelle società europee, aggredite da corruzione e gestione arbitraria e verticista dell’economia, mentre la dittatura comunista cinese ha finito per rappresentare il modello di organizzazione del lavoro. Ciò ha provocato spinte populiste di estrema destra ma anche un forte risveglio di quello Zivilcourage che a suo tempo portò alla vasta mobilitazione di massa contro i governi dei Paesi del “socialismo reale”. Questa Europa, specialmente nella sua componente giovanile, ormai non crede più nelle attuali classi dirigenti, che hanno ridotto la democrazia a una mera formalità, a un flatus vocis, e dal disincanto sta rapidamente passando alla rabbia e all’indignazione. | Aggiungi al Carrello |
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